CORSADEFINITIVOp Il 10 dicembre 2019 tra i 7000 studenti che da tutta la Toscana hanno riempito il Mandela Forum per la XXIII edizione del Meeting sui Diritti Umani, era presente anche un nutrito gruppo del Cellini Tornabuoni: le classi 4A, 4B, 4M, 5TE, 5TI, 5G, 5H, 5L 3N, 2L - oltre al gruppo della redazione del Celtor. Quest’anno la mattinata - dal titolo “Cose per questo mondo. In viaggio per difendere il nostro pianeta” - è stata rivolta alle tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità.  L'animazione musicale è stata affidata ai musicisti Diana Winter e Tommaso Novi, mentre la conduzione a Dj Carletto e Saverio Tommasi i quali hanno dedicato la giornata anche alla conduttrice recentemente scomparsa Nadia Toffa, per il suo impegno nella terra dei fuochi e a Taranto. Hanno aperto i lavori il presidente e la vicepresidente della Regione Enrico Rossi e  Monica Barni  i quali  hanno annunciato che dopo Natale la Regione presenterà un Progetto finalizzato a ridurre le emissioni di C02 lavorando sul risparmio energetico, sull’economia circolare e sulla geotermia.

Sul palco si sono poi alternati scienziati e giovani ricercatori impegnati in progetti innovativi in materia di protezione ambientale.   Roberto Buizza fisico all'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha parlato degli effetti del riscaldamento globale. Effetti che solo l'uomo può limitare, cambiando gli stili di vita, a partire dal modo di alimentarsi, di scaldarsi e rinfrescarsi, di spostarsi. L’intervento conclusivo è stato invece affidato a Stefano Mancuso, scienziato di fama mondiale e direttore del laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV – International Laboratory of Plant Neurobiology) il quale ha lanciato la sua sfida: "Ognuno può cambiare qualcosa piantando un albero". Se piantassimo mille miliardi di alberi riusciremmo a invertire il cambiamento climatico - ha spiegato -  e se questo non accadrà, in mezzo secolo ci troveremo con quattro gradi di temperatura in più, e questo vuol dire che Firenze avrà la stessa temperatura di Tripoli e Catania il clima del Sahel". I protagonisti del Meeting sono stati proprio gli studenti che continuano a contribuire ad accendere i riflettori sul tema invitando istituzioni e mondo della politica a fare qualcosa e che anche in questa occasione hanno partecipato all’ evento con scenografie, magliette e manifesti come quello del nostro Istituto, realizzato da Marco Riglione (3H) dove a caratteri cubitali si legge " Non c'è tempo da perdere" e che raffigura ragazzi e ragazze che corrono sbandierando gli obiettivi dell'Agenda 2030, obiettivi che tutti noi dobbiamo impegnarci a raggiungere adottando una vita sostenibile.